• 28 febbraio 2019

Messaggio per un'Aquila che si crede un Pollo

Consigli di lettura Filosofia in azienda

Ti presento un libro...

Autore: Anthony de Mello

Titolo: Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

Editore: PIEMME, 1995

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Anthony De Mello è stato un grande personal coach.

Ha saputo unire spiritualità (era infatti un sacerdote gesuita, di origine indiana, che viaggiò per l’America e l’Europa, facendo, infine, tappa nella sua India), comprensione acuta della psiche (fu anche psicologo e psicoterapeuta), ma fu pure un argutissimo umorista fino all’ultimo giorno (morì cinquantaseienne nel 1987).

Ebbe la dote immensa e straordinaria di saper fare sintesi del meglio che la cultura indiana e quella occidentale hanno prodotto ed elaborato nei millenni, condendola con una dose raffinata di sano humour, consapevole che la bella allegria non solo allontana molti mali, ma soprattutto fa tenere gli occhi aperti sul meglio che abita nel mondo. In suo onore in India è aperto un centro mondiale di spiritual training e le sue numerose opere sono veri best seller, che alla facilità di lettura uniscono la consistenza dei contenuti. 

Messaggio per un’aquila che si crede un pollo è un libro che si fa leggere molto volentieri, perché è costituito da 56 piccoli capitoli, ciascuno di 2-3 pagine, che quindi si lasciano leggere in pochi minuti, anche durante la pausa caffè. Ce n’è per tutti i gusti e, soprattutto, per tutte le situazioni, perché l’Autore sa cogliere le varie sfaccettature della vita sia di chi è impegnato negli affari, sia di chi deve districarsi nelle relazioni interpersonali. Ma specialmente è adatto a chi voglia, seriamente e divertendosi pure, fare ordine in se stesso.  

Il titolo è di per sé indicativo di quello che l’Autore intende fare con il lettore. La metafora dell’aquila è chiarissima: un uovo di aquila, essendo stato covato assieme a uova di pulcini, fece nascere un’aquila che pensava di essere un pulcino, e così si adattò a vivere in un pollaio: niente voli sulle alte vette dei monti, niente panorami mozzafiato da cui osservare il mondo e niente della sua innata fierezza. Finché un bel giorno vide sopra di sé planare un’aquila vera e sentì rinascere dentro una forza che le fece intuire quale fosse la sua vera natura.

Ecco il ruolo del vero spiritual coach: aiutare la persona a scoprire la sua essenza.

Quindi, prima di fare qualsiasi passo (negli affari o nella vita ordinaria) devi sapere chi sei e questo ti è possibile unicamente se ti prendi il tempo di rientrare in te stesso.

Sperando ti sia d'aiuto, alcune pillole "pronte all’uso": 

  1. Dice il saggio cinese: “Quando l’arciere tira senza ambire a un premio particolare, ha tutte le sue capacità; quando tira per vincere una fibbia di ottone, è già nervoso; quando tira per un trofeo dorato, diventa cieco, vede due bersagli e perde la testa, perché il premio lo turba. Pensa più a vincere che a tirare e il bisogno di vincere gli toglie la sua abilità".
  2. La maggior parte della gente afferma di voler uscire dall’asilo infantile, ma non bisogna crederle. Vuole soltanto aggiustare i propri giocattoli, perché le persone non vogliono realmente essere curate, ma soltanto trovare sollievo; la cura sarebbe troppo dolorosa. Svegliarsi è spiacevole; è irritante essere svegliati. La maggior parte delle persone va dallo psichiatra o dallo psicologo per ottenere un sollievo, non per uscire dalla situazione in cui si trova.
  3. Le persone non vogliono crescere perché non vogliono cambiare e quindi non vogliono nemmeno realmente essere felici. “Non tentare di insegnare a cantare a un maiale: il risultato è che perdi tempo e il maiale si irrita”.
  4. Lezione per un vero leader: “Dice Buddha: I monaci e i discepoli non devono accettare le mie parole per rispetto, ma devono analizzarle come un orefice analizza l’oro, tagliando, limando, levigando, fondendo”.
  5. Il bene assume il suo valore più alto in quelle occasioni in cui non ci si rende conto che si sta facendo del bene. Non si è mai tanto buoni quanto nelle occasioni in cui non ci si rende conto di essere buoni. Come direbbe il grande Sufi: “Un santo è tale finché non viene a saperlo”.
  6. Vuoi essere un vero leader? Impara queste tre cose, le tre cose più difficili per un essere umano, che non sono attributi fisici o capacità intellettuali: prima, restituisci amore in cambio dell’odio; seconda, coinvolgi gli esclusi; terza, ammetti di avere torto.
  7. C’è uno splendido detto arabo che recita: “La natura della pioggia è sempre la stessa; eppure fa nascere spine nel pantano e fiori in giardino”. Quindi? Sei tu che devi agire! Nemmeno il più grande guru del mondo può fare un passo al tuo posto: devi farlo tu!

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Lino Sartori - Filosofo AdHoc - website - linkedin

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